SEGNALAZIONE La Principessa degli Elfi

 



- Titolo: La Principessa degli Elfi

Serie: Trilogia "La Principessa degli Elfi" ("La Principessa degli Elfi"; "La Principessa degli Elfi - La Rivolta"; "La Principessa degli Elfi - La Maledizione”)

Genere: Epic Fantasy

Editore: StreetLib Self-Publishing

Pagine: 392

ISBN ebook: 9791223041291 (Nuova edizione: 07 giugno 2024)

ISBN cartaceo: 9791223041673 (Nuova edizione: 07 giugno 2024)

- Prezzo ebook: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 16,99 €

Formato: ePub, formato Kindle, formato cartaceo

Dove acquistarlo: Amazon, Kobo, Mondadori, Feltrinelli, StreetLib Store e molti altri store online






Tropes:
 Found family, 
Past trauma,
 First love, 
Captive heroine, Dark forest, 
Hidden truth, Ancient power, Magic elven kingdom.









Trama:
Layra ha vissuto i primi dieci anni della sua vita completamente all’oscuro delle sue origini e del suo retaggio, consapevole soltanto di essere diversa da tutti gli altri a causa del diadema azzurro che le cinge la fronte come un tatuaggio: quel simbolo la designa come principessa degli Elfi della Luce e il suo destino è riscattare il suo popolo dalla tirannia degli Elfi Oscuri, che hanno usurpato il suo trono. Non appena scopre la verità, la giovane viene rapita dai demoni e solo quattro anni dopo ritrova la libertà. La prigionia l’ha marchiata e la sua fiducia nel prossimo è quasi scomparsa, eppure Layra riuscirà a trovare l’amore e l’amicizia, sebbene il suo futuro sia incerto, costellato di tradimenti, fughe e nemici disposti a tutto pur di catturarla. Per sopravvivere dovrà scendere a patti con la propria identità e con la propria magia e dovrà farlo in fretta: il re degli Elfi Oscuri ha dei piani per lei e nulla lo fermerà dall’attuarli. Un racconto magico capace di evocare le forze del Bene e del Male, sovrane del destino di ognuno di noi.

Prima pagina del libro
:
Il fruscio della carta delle pagine sfogliate aveva sempre avuto il potere di rasserenarla.
Anche se a dieci anni Layra era già consapevole che nella realtà le fanciulle non diventavano principesse e che le bambine divorate dai lupi non potevano essere salvate da benevoli cacciatori, quelle favole le erano comunque di conforto. Anche se le conosceva a memoria per averle lette ancora e ancora, anche se avrebbe voluto poter leggere storie nuove, amava comunque quel povero libro, malconcio e privo di qualche pagina, che le permetteva di fuggire con la mente dalla sua stanzetta fredda. Era l’unico che le fosse stato permesso di tenere, e ciò era accaduto soltanto dopo che alcuni bambini per dispetto lo avevano fatto finire tra le fiamme del caminetto sfidandola a salvarlo. E lei lo aveva fatto.
Il libro non era suo, ovviamente. Apparteneva ancora all’orfanotrofio, proprio come gli abiti che lei indossava, il cibo che mangiava e il letto tarmato su cui era seduta proprio in quel momento.
Persino lei, come tutti gli altri bambini, apparteneva da sempre a quel luogo.
Layra si sentiva molto simile a quel libro e di tanto in tanto si domandava se un giorno i suoi genitori sarebbero tornati per salvarla. Non aveva nessun indizio su dove potessero essere o sul motivo per cui l’avessero lasciata in quel posto orrendo, in cui palesemente non era la benvenuta. Ogni volta che aveva provato a chiedere informazioni alle istitutrici dell’orfanotrofio aveva ricevuto soltanto risposte brusche e crudeli, che l’avevano spinta presto a smettere di fare domande.
Con le dita stava accarezzando la pelle bruciacchiata della copertina, quando udì del trambusto provenire dal piano inferiore, dove si trovavano i dormitori degli altri bambini. Non ricordava quando o perché l’avessero separata da tutti gli altri, da che ne aveva memoria aveva sempre dormito in quella soffitta polverosa da sola. Forse all’inizio ne aveva avuto paura o aveva sofferto la solitudine, ma ormai non vi badava più.

Estratto:
«Quindi» mormorò Layra non appena rimase sola con lui, «malgrado il rituale continuo a servirti viva. Perché?» Era certa che fosse così, altrimenti lui l’avrebbe già uccisa per le parole insolenti che gli aveva rivolto.
Il sovrano si accomodò sul trono, rivolgendole un sorriso intriso di fredda ferocia. «Perché mai dovrei ucciderti? Non sei una minaccia per me, non lo sei mai stata. E sarà piacevole vederti crollare, magari non oggi, ma prima o poi lo farai. Quanto al modo in cui continuerai a vivere, dipenderà dal tuo comportamento: attualmente sono davvero tentato di gettarti in un abisso di sofferenza. Cosa ne pensi, ti piacerebbe?»
Lei non gli rispose, certa che lui volesse terrorizzarla per indurla a non indagare oltre. Doveva esserci altro, qualcosa che ancora voleva da lei. Ne sapeva troppo poco, ma avrebbe imparato. Lui poteva pure non reputarla una minaccia, ma lei intendeva diventarlo.

Dati Autrice:
Licia Oliviero è nata a Torre del Greco nel 1995. Laureata in Lettere Moderne nel 2018, ha conseguito la Laurea magistrale in Filologia Moderna con il massimo dei voti nel 2023.
Ha da sempre una fervida immaginazione e una predilezione per tutto ciò che appartiene al mondo della fantasia. Considera la lettura un bisogno primario, adora perdersi nei mondi di carta e inchiostro. L’amore per la scrittura deriva direttamente da queste passioni, scrivere è stato inizialmente il mezzo per dare sfogo alla fantasia, mentre adesso è una necessità, capace di rapirla anche per giornate intere. Il suo esordio letterario è stato "La Principessa degli Elfi", seguito dagli altri due volumi della trilogia fantasy: "La Principessa degli Elfi - La Rivolta" e "La Principessa degli Elfi - La Maledizione".
"Omega: La fine è solo il principio" è l'inizio di una nuova saga urban fantasy, a cui segue la raccolta di racconti "Omega: Momenti perduti".


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Commenti

  1. Grazie di cuore, Aurora, per aver segnalato il primo volume della mia trilogia ❤️❤️❤️

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