SEGNALAZIONE Terra bruciata
L'AUTORE E LA SERIE
L'autore Paolo Domenico Montaldo ha al suo attivo 14 titoli pubblicati e già alcuni altri pronti per la pubblicazione.
Il suo progetto prevede di scrivere 9 serie da 9 titoli ciascuna, quindi la prima serie di 9 è completa e la seconda è arrivata alla quinta indagine.
- I romanzi sono tutti autoconclusivi.
- Ciascuna indagine è ambientata in un contesto diverso per offrire sempre qualcosa di nuovo.
- L'autore inserisce di tanto in tanto nei dialoghi e anche nei momenti di riflessione del commissario alcune frasi in corsivo allineate sul lato destro della pagina: si tratta dei pensieri dei personaggi che emergono per mostrare a lettrici e lettori i lati nascosti di numerose figure coinvolte nelle indagini.
- L'ironia è molto presente, sia in alcune situazioni sia nei dialoghi, creando momenti di distensione e facendo percepire i personaggi nella loro autenticità.
TERRA BRUCIATA (sinossi)
I passi di Caterina risuonano sulla ghiaia. La strada è ancora chiara nella tersa luce del tramonto che sta arrivando. Nella campagna che si appresta ad addormentarsi tutto è tranquillo. Troppo tranquillo.
Una famiglia di contadini, una grande famiglia come quelle di una volta, genitori, fratelli, cognati, nipoti, cugini che vivono insieme in una grande cascina circondata da molta terra fertile e ben coltivata.
Dove sono finiti, si chiede il commissario Armando Incantalupo, lasciando le luci accese e le porte aperte? Un mistero che si propaga nei paesi vicini dove tutti si conoscono, tutti parlano e tutti sparlano. Il cinismo indifferente della grande città sembra non riguardare questo mondo rurale dove i buoni vecchi valori hanno ancora il loro peso, oppure no?
Un passato di dolore e di avidità getta un’ombra fitta sulle indagini che proseguono, sostenute e intralciate a tempi alterni, costringendo Lupo e la sua squadra a muoversi con cautela. Anche gli innocenti pagano le colpe dei loro predecessori perché l’odio ha radici lunghe, radici che sprofondano nel terreno fino a soffocare le speranze.
Una famiglia di contadini, una grande famiglia come quelle di una volta, genitori, fratelli, cognati, nipoti, cugini che vivono insieme in una grande cascina circondata da molta terra fertile e ben coltivata.
Dove sono finiti, si chiede il commissario Armando Incantalupo, lasciando le luci accese e le porte aperte? Un mistero che si propaga nei paesi vicini dove tutti si conoscono, tutti parlano e tutti sparlano. Il cinismo indifferente della grande città sembra non riguardare questo mondo rurale dove i buoni vecchi valori hanno ancora il loro peso, oppure no?
Un passato di dolore e di avidità getta un’ombra fitta sulle indagini che proseguono, sostenute e intralciate a tempi alterni, costringendo Lupo e la sua squadra a muoversi con cautela. Anche gli innocenti pagano le colpe dei loro predecessori perché l’odio ha radici lunghe, radici che sprofondano nel terreno fino a soffocare le speranze.
TERRA BRUCIATA (estratto)
Caterina sale al secondo dei tre piani e trova la porta d’ingresso spalancata. Anche quella dell’appartamento di fronte è aperta. Ora si accorge che sono aperte anche le altre porte, quelle del primo piano.
«Ginetta» chiama di nuovo mentre si affaccia all’uscio, ma la voce le trema un po’.
Non risponde nessuno. Nessun rumore, nessun segno di vita. Caterina si fa coraggio ed entra.
«Ginetta» chiama ancora a mezza voce, comprimendo l’angoscia che le blocca il respiro.
È arrivata alla porta della cucina e si sporge adagio.
I suoi occhi inquadrano prima il mobile, poi una sedia, poi un altro mobile, altre sedie, la tavola apparecchiata con il pane, le posate, i piatti, i bicchieri mezzi pieni di acqua o di vino. Alcune pentole sono appoggiate sui fuochi della cucina, ma tutto è spento, freddo.
Si sporge ancora e vede gli altri mobili che ben conosce, il frigorifero, la dispensa.
Non c’è nessuno.
Non una voce, non un movimento.
Ha un senso di disagio, di preoccupazione.
Si gira di scatto, temendo che dietro di lei sia arrivato qualcuno.
Nessuno.
Torna con lo sguardo nel corridoio e a passi lenti e cauti va verso il salotto dove vede come prima cosa il televisore acceso, con il volume al minimo.
Aveva colto dei lampi di luce poco prima, quando era entrata, ma non aveva osato andare subito al fondo del corridoio.
È sola.
Ha paura.
«Ginetta» chiama di nuovo mentre si affaccia all’uscio, ma la voce le trema un po’.
Non risponde nessuno. Nessun rumore, nessun segno di vita. Caterina si fa coraggio ed entra.
«Ginetta» chiama ancora a mezza voce, comprimendo l’angoscia che le blocca il respiro.
È arrivata alla porta della cucina e si sporge adagio.
I suoi occhi inquadrano prima il mobile, poi una sedia, poi un altro mobile, altre sedie, la tavola apparecchiata con il pane, le posate, i piatti, i bicchieri mezzi pieni di acqua o di vino. Alcune pentole sono appoggiate sui fuochi della cucina, ma tutto è spento, freddo.
Si sporge ancora e vede gli altri mobili che ben conosce, il frigorifero, la dispensa.
Non c’è nessuno.
Non una voce, non un movimento.
Ha un senso di disagio, di preoccupazione.
Si gira di scatto, temendo che dietro di lei sia arrivato qualcuno.
Nessuno.
Torna con lo sguardo nel corridoio e a passi lenti e cauti va verso il salotto dove vede come prima cosa il televisore acceso, con il volume al minimo.
Aveva colto dei lampi di luce poco prima, quando era entrata, ma non aveva osato andare subito al fondo del corridoio.
È sola.
Ha paura.
TERRA BRUCIATA (info)
Copertina: Brossura con sovracoperta
Pagine: 240
Dimensione: cm 13 x 20
Data di pubblicazione: novembre 2020
Edizione: cartacea
Prezzo: euro 12,00
ISBN: 9791280088208
LINK UTILI
casa editrice: https://yowraseditrice.it/
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