INTERVISTA Ilaria Tani - Curiosità


Ciao Ilaria, è un piacere averti come ospite speciale con questa intervista scritta.

Ciao Aurora grazie per questa bella opportunità, sono felice di partecipare. 


Potresti raccontarci com’è nato il personaggio di Agata? C’è qualcosa di te in lei?

Bella domanda. Prima dei personaggi, forse, è iniziata a nascere nella mia mente la storia. Volevo un intreccio fra un’infermiera e un poliziotto, ero intrigata dai ruoli, con uno sviluppo a tratti stravagante e inaspettato. Agata ha qualcosa di me, ma solo qualcosa, non è il mio alter ego.


L’incontro tra Agata e Davide è intenso e travolgente. Parlaci della loro relazione? Cosa ti ha ispirato nel creare un personaggio complesso come Davide?

Ho letto, perchè prima di tutto sono lettrice, tanti romanzi con storie tossiche e personaggi altrettanto tossici. Volevo invece rompere uno schema che per certi versi piace ma non a me per tantissime ragioni, quindi perchè non creare un personaggio che non fosse violento, dispotico, arrogante, bugiardo, sessista ma il contrario? Ho creare un uomo in questo caso che poi tutte o tutti meritiamo nel nostro partner: una persona che ci ami, ci rispetti e ci dia il valore che ci deve. La loro relazione nasce da un incontro quasi esilarante e surreale e Davide all’inizio si comporta malissimo ma avrà modo di farsi perdonare con parole e azioni e mostrarsi per la bellissima persona che è, nonostante alcuni difetti caratteriali dovuti anche ad un’infanzia difficile.



Il passato di Agata e la minaccia del suo ex violento aggiungono una dimensione thriller alla storia. Come sei riuscita a bilanciare romanticismo e suspense?

A dire la verità è stata una bella sfida mescolare tutti gli ingredienti e dosare tutto senza eccedere o privare la storia di un elemento piuttosto che un altro. Volevo comunque dare quel brivido che la suspense regala, ancorando il lettore al libro e alla sua trama.


Il tema della violenza domestica è molto delicato e attuale. Come hai deciso di gestirlo e affrontarlo nel romanzo?

Nel romanzo si tratta di più e svariati tipi di violenza di genere e insieme alla mia Editor Vincenza Vigianello, ho svolto un lungo lavoro di riflessione. E’ difficile scrivere e parlare di argomenti così attuali e delicati allo stesso senza scadere nel banale, nel ridicolo, nel polemico ma mantenendo toni, modalità, contenuti sempre inerenti e adeguati alla storia: è stata dura, tenendo conto anche della mia esperienza personale. Non volevo farmi travolgere dalle emozioni di pancia ma provare a veicolare un messaggio positivo che mostrasse alcune realtà davvero crude, ne rendesse consapevoli ma desse anche delle strategie per educare e prevenire. Punto moltissimo all’educazione al sentimento, all’affetto, all’accettazione di uno o di un rifiuto, alla sessualità e a tante altre dimensioni della persona e della relazione. Sono aspetti che in questa società di oggi si stanno perdendo.


Sei molto attiva su Instagram e hai un bel rapporto con i tuoi lettori. Quanto è importante per te questo legame? Ti aiuta nella scrittura?

I lettori per me sono fondamentali e mi piace tantissimo interfacciarmi con loro, curando la mia pagina social.


Il tuo libro ha recentemente cambiato casa editrice ed è stato ristampato. Come hai vissuto questa esperienza? Ha cambiato qualcosa nel tuo approccio alla scrittura o nella tua carriera?

Il mio approccio alla scrittura non è cambiato: scrivo di continuo, tutti i giorni, senza sosta e sto lavorando a più progetti, completamente differenti fra loro. 

Considero tutto, che sia negativo o positivo, una grande scuola per imparare, crescere e anche a sapersi muovere in questo mondo.



Cosa possono aspettarsi i lettori da te in futuro? Vuoi anticiparci qualcosa?

I miei lettori devono solo tenersi pronti. So che hanno molta pazienza e li ringrazio per questo, ma non sono in grado di sfornare un romanzo al mese, anzi ho bisogno di molto tempo e dedico tantissimo alla fase di editing, di rilettura e di ricerche. (Nei miei romanzi sono state eseguite molto ricerche riguardo diversi argomenti, mi sono confrontata e affidata ad esperti in alcuni settori e spesso questo richiede mesi di lavori).


Quale messaggio vorresti lasciare ai tuoi lettori, specialmente a chi si è affezionato alla storia di Agata?

Agata per me rappresenta l’emblema dell’emancipazione femminile, dell’autodeterminazione e della libertà di scelta. Agata affronta un percorso di crescita ed evoluzione personale partendo da una situazione famigliare disperata nella quale si trova obbligata a riunire i pezzi e a salvare il salvabile, trasformandosi in una ragazza indipendente e in carriera fino ad arrivare a liberarsi di un passato sentimentale pericoloso e a conoscere l’Amore, quello che per me in quanto autrice e donna, è quello GIUSTO. E per giusto intendo che i parametri essenziali sono il rispetto reciproco, il rispetto dello spazio personale e individuale, la stima, la fedeltà e la passione.



Grazie per il tuo tempo e per la tua disponibilità.

Cari miei amati lettori, vi ringrazio per aver dedicato qualche minuto del vostro tempo per leggermi e questo per me ha enorme valore e ve ne sono grata, senza di voi non sarei nulla.


E ringrazio moltissimo anche te Aurora per questa grande opportunità. Ne sono onorata. Spero di poter parlare con te molte altre volte!


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