MINI RACCONTO FANTASY

LA SCOPERTA NEL BOSCO MAGICO
Racconto Breve Fantasy


La preparazione

Era il momento di partire, lo zaino era pieno e i sacchi a pelo pronti.
Attaccata l' ultima borraccia allo zaino, Trude, partì.
Appena finì di caricare la macchina accese l' aria condizionata, nonostante fosse appena iniziato il mese di Maggio il caldo era insostenibile.
Prese il telefono e mandò dei messaggi ai suoi amici che la stavano aspettando al bar dove era l' appuntamento.
Salì in macchina e attaccò il cellulare con il cavetto aux, chiamò la madre.
< Pronto, ciao mamma, ... , sisi stiamo partendo ora.
È solo una notte, non preoccuparti. 
Ti chiamo domani mattina, ciao >.

Salì in macchina e mentre percorreva la strada, come tutti i giorni, la sua mente iniziò a lavorare su quello che l' attendeva.
Non riusciva a smettere di pensare a come Nancy avesse descritto quel posto.
Trude era una ragazza di 25 anni, portava sempre i capelli in una coda disordinata ma all' apparenza perfetta, aveva la carnagione chiara e si abbronzava facilmente. I suoi occhi erano marroni chiari e d' estate si schiarivano fino a sembrare verdi.


La partenza

Arrivò puntuale alle 9:30 al bar dove già l' attendevano Nancy, la ragazza che aveva trovato il nuovo bosco da visitare, e i fratelli Mins.
Mike Mins era il fratello più grande, aveva 26 anni ed era cresciuto  con le due ragazze.
Da piccoli si avventuravano nelle campagne del paese alla ricerca di bacche e more, costruivano fortini e tornavano a casa per l' ora di cena, ricominciando il mattino successivo.
Belle era la sorella minore di Mike,  aveva 18 anni appena compiuti ed era la mascotte della comitiva.
Amava partire per avventure con suo fratello e i suoi amici.
Arrivarono infine Mary e Justin, la coppia del gruppo e Luke, l' eterno scapolo.

Il viaggio

Caricarono l' auto più grande, quella dei fratelli Mins, che portava sette persone, avendo loro altri quattro fratelli.
Preparano le casse di birra, le caricarono nelle borse vuote e partirono.
Il viaggio in macchina durò circa dieci minuti. 
Scesero e si cambiarono le scarpe, mettendosi qualcosa di più consono al viaggio che li aspettava.
Attraversarono un campo e finalmente si inoltrarono nel bosco.
Arrivarono ai piedi di quella che in passato doveva essere una torre di avvistamento.
Dalle macerie si intuiva qualche dettaglio risalente al medioevo deteriorato dal tempo e dai graffiti.
Superata la torre attraversarono un campo e si ritrovarono a dover scendere per una scalinata composta da terriccio e radici.
Scesero fino ad arrivare all' altezza del fiume.
Dopo circa mezz'ora di marcia si fermarono sulla sponda del fiume a fare uno spuntino e a recuperare energie.
La strada era stata molta, sotto il sole e, non essendo un sentiero turistico, abbastanza frastagliata.
In alcuni punti si erano ritrovati ad utilizzare dei massi per passare da una sponda all' altra del fiume.
Arrivarono in punto dove, spiegò Mike, in passato dovevano aver vissuto gli etruschi.
Dietro una costruzione ormai distrutta si scorgeva una riva piena di erba verde che il fiume rifletteva donando pace a chiunque passasse di lì.

La magia

Il gruppo scoprì presto che le leggende su quel posto non erano soltanto storie inventate dai contadini e dai pastori per tenere lontano le persone.
< È tutto vero > iniziò Mike, < Quelle sono Ninfe >.
Tutto il gruppo si fermò ad osservare incantato. 
Le Ninfe stavano nuotando, qualcuno sulla riva era sdraiata e altre formavano dei gruppi.
Uno spettacolo magnifico!
Le abitanti del bosco continuavano indisturbate, poiché non si erano accorte degli occhi che le fissavano.
Quelle che nuotavano creavano un gioco di scie nel fiume e di colori, riflessi dal fiume, inimitabile e inimmaginabile.
Il gruppo decise di proseguire senza creare scompiglio a quella situazione, così magica ma naturale, e ad un segno di Nancy, ripresero a camminare.


Il fiume

Dopo altri dieci minuti di cammino, in un campo dove mucche con i vitelli erano sdraiati all' ombra di un grande albero e cavalli selvaggi che correvano in libertà seguiti dai loro puledri, notarono due cavalli davanti tutti gli altri.
Erano bianchi, con una criniera perfetta e pulita nonostante fossero selvaggi.
Solo quando aprirono le grandi ali e presero il volo, seguiti da tutti gli altri, neri, bianchi, e marroni, i ragazzi si resero conto di cosa avessero di fronte i loro occhi: < Pegaso con la magica mandria >.


L'arrivo

Seguirono quella scena con gli occhi incollati sugli animali.
Era uno spettacolo indimenticabile e qualcuno dei presenti, come Luke e Mary, giurarono di aver visto un esplosione di colori, come si trattasse di un meraviglioso sogno.
Finito quel momento di meraviglia e stupore camminarono altri quindici minuti circa fino ad arrivare in una valle.
Finalmente si sistemarono e lasciarono cadere i grandi zaini.
Immediatamente si divisero i compiti: due dei ragazzi andarono a cercare e a tagliare la legna, due ragazze sistemarono i sassi in cerchio, un cerchio abbastanza grande per stargli tutti attorno, Trude, Nancy e Justin iniziarono a montare le tende.

La notte

Dopo aver finalmente acceso il fuoco ed essersi ritrovati davanti  le tende, Belle iniziò ad aprire e a distribuire le birre, mentre Trude e Nancy iniziarono a preparare i piatti e Mike e Luke iniziarono a preparare la carne da cuocere.
Quando Luke si alzò fu schernito ripetutamente da tutto il gruppo, non era famoso per la sua devozione al lavoro.
Tra chiacchiere, risate e canzoni, accompagnate dallo scoppiettio del fuoco, si fece buio.
Il cielo in natura non è come lo vediamo noi in città:
è bello, luminoso, vivo. E' uno spettacolo unico, ed è il motivo per cui il gruppo ha iniziato ad allontanarsi dalle luci artificiali della città e ad avvicinarsi a quelle naturali della Luna e delle stelle.

Buonanotte

< Come vole il tempo quando ci si diverte > esordì Justine, accompagnando quelle parole con uno sbadiglio quasi teatrale < Credo che per me la serata finisce qui! >
Mary guardò l' orologio che aveva al polso e replicò < La serata è appena iniziata, adesso proporrei un bel gioco >
Gli si guardarono ed improvvisamente il gruppo si divise in due gruppi di opinioni contrastanti: da un lato Trude, Nancy , Mary e Luke a sostenere che alle 4:00 di mattina fosse ancora ora di cantare e fare festa mentre Mike e Justine, esausti per le ore di camminata e preoccupati per quelle che li aspettavano al ritorno si dileguarono nelle tende, Belle risolse il problema addormentandosi sul prato intorno al fuoco mentre gli altri discutevano.

Buongiorno

Il sole splendeva nel cielo già da ore e nelle tende tutti dormivano ancora profondamente.
Fu Mike il primo a svegliarsi, tentò di non svegliare Belle ma fu inutile, al primo movimento si accorse che Belle era sveglia e lo fissava assonnata.
Mike si scusò divertito e si affacciò dalla tenda.
Ancora mezzo addormentato si strofinò gli occhi e quando li riaprì e mise a fuoco un sorriso di stupore gli si allargò in viso.
Belle alla vista di quell' espressione non seppe controllare la curiosità e si alzò velocemente per capire.
Al grido di felicità di Belle, misto allo stupore e alla sorpresa, gli altri si alzarono di corsa ed uscirono, fu così che i sette amici di ritrovarono a guardare una scena incredibile.

Sorpresa

Nancy aveva detto che quel posto era speciale ma non sapeva neanche lei fino a che punto ne potesse rimanere sorpresa.
Di fronte alla comitiva si aprì uno scenario fantastico:
I cavalli alati e gli unicorni correvano e si abbeveravano al fontanine dietro le tende, i folletti raccoglievano la frutta dalle siepi e le fate svolazzavano in giro.
Le fate, avete capito bene! Poco più grandi di una farfalla. volavano e volteggiavano nell' aria.
Fecero qualche giro in torno ai ragazzi lasciando un enorme scia di tanti colori per salutarli, almeno è quello che commentò Luke.
I ragazzi si avvicinarono al fontanile per lavarsi e i cavalli non si mostrarono minimamente impauriti o infastiditi, probabilmente riuscivano a percepire la loro benevolenza.
Le fate resero le loro tende colorate, gli gnomi portarono loro more e bacche e l' aria e intorno a loro si respirava pace e serenità.

Bisogna ripartire

A malincuore tutti presero le loro cose dopo aver passato più di due ore in compagnia dei loro nuovi 'amici'.
Nancy fece notare al gruppo che si stava facendo mezzogiorno e di li a poco il sole si sarebbe fatto ancora più caldo e il viaggio di ritorno sarebbe stato più faticoso.
Si incamminarono continuando ad essere circondati da quel paradiso per qualche chilometro.
Arrivarono al fiume, dopo varie pause dovute al troppo caldo e si sentirono tristi ad essere così vicini al ritorno a casa.
La cosa che li rasserenerò è che a cinque minuti circa avrebbero potuto rivedere le Ninfe.
Passato quell' ultimo attimo di paradiso il viaggio di ritorno si fece più pesante.
Il pensiero di ritornare a scuola e a lavoro, alla monotonia e al caos non li affascinava minimamente e in più dovettero risalire e non fu impresa facile.
Nonostante il poco entusiasmo, la vista delle macchine fece tirare un sospiro di sollievo a tutti.
Risalirono in macchina, tornarono al bar dove si salutarono e si divisero.
Trude rientrò a casa accolta da un grande sorriso della madre.
<  Ti sei divertita? > domandò dolcemente la madre.
< Mamma siediti, devo raccontarti una storia...>

Fine!









Commenti

  1. Booklover.eve: una mini storia ben scritta e scorrevole con una musicalità fra le parole che rende piacevole la lettura. Sono pochi gli scrittori che hanno questo tocco di "penna". Mi piacciono le descrizioni dei personaggi e luoghi, non sono tediosi. La cosa che mi ha colpito di questo racconto? Ma... quanti fratelli e sorelle ahahaha.
    Complimenti comunque per la trama originale.

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  2. Bel racconto! Partecipo al contest come blogger🤗

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  3. Questo racconto me lo ero perso, davvero ben scritto, trasuda di magia ed molto rilassante. Ho apprezzato molto la descrizione degli ambienti 😍. Spero che scriverai altri capitoli 😍

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  4. Bellissimo racconto ��

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